VALSUSA, SCIOPERO E PROTESTE ALLA AZIMUT: SCONTRO SU FERIE E FRINGE BENEFIT

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AVIGLIANA – Sciopero, corteo dei lavoratori e proteste alla Azimut di Avigliana, azienda leader mondiale nella produzione di Yacht. L’agitazione è iniziata da sabato 6 aprile, è proseguita lunedì 8 aprile e continuerà con un altro sciopero mercoledì 10 aprile. Una delle questioni riguarda le ferie: i lavoratori vogliono tenere le quattro settimane per tutti, mentre nell’ultimo incontro di fine marzo tra dirigenza e sindacato, è stato proposto di concedere ad agosto tre settimane per le linee di produzione e allestimento di alcuni yacht, coinvolgendo in questa proposta 150 lavoratori, mentre tutto il resto dello stabilimento terrebbe le quattro settimane di ferie. Quindi i lavoratori dell’area allestimento/logistica avrebbero ferie dal 12 agosto, mentre i settore Vtr e uffici dal 5 agosto. Poi c’è la questione dei Fringe Benefit (buoni spesa per i lavoratori): secondo il sindacato, l’azienda è disponibile ad elargirli da dicembre 2024 e dalla prossima stagione nautica, inserendo i Fringe Benefit nella piattaforma del Welfare e allargando la possibilità a buoni scuola, palestre, alle biblioteche e anche al teatro. Ma i lavoratori vorrebbero l’elargizione dei buoni spesa già dall’anno nautico in corso, senza attendere. I lavoratori chiedono buoni spesa o buoni carburante, iniziativa che potrebbe aiutare le famiglie degli operai in difficoltà con il costo della vita e l’inflazione, nonostante i grandi risultati in termini economici e di leadership sul mercato nautico (con un incremento del 30% delle vendite). I lavoratori non sono disponibili ad estendere i buoni al Welfare Aziendale: “Abbiamo bisogno di fare la spesa per mangiare, oppure di fare benzina per spostarci in auto e venire al lavoro” spiegano i lavoratori “Inoltre sembra che l’azienda vuole inserire il bonus aggiuntivo (Fringe Benefit) nel contratto integrativo, che scadrà ad agosto, facendoli diventare un “di cui” del Premio di risultato futuro”. Per queste ragioni la rsu Azimut della Cgil Cobas ha dichiarato lo stato di agitazione e le iniziative di sciopero. Dopo il primo presidio sabato 6 aprile, lunedì mattina i lavoratori hanno fatto un corteo interno. Mentre mercoledì 10 aprile e sabato 13 aprile si terranno altre iniziative di protesta, con sciopero, un altro corteo, presidio in fabbrica e blocco dello straordinario giornaliero. Il sindacato segnala “un clima aziendale più teso”, e un irrigidimento dei rapporti tra lavoratori e azienda, con molteplici problematiche.

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2 COMMENTI

  1. Azimut , un’azienda con molto lavoro e bene amministrata , alla Famiglia è restata come altre solide realtà in Val di Susa , tuttavia bisogna esaminare il contesto , l’ubicazione lontana da altri possibili competitori e datori di lavoro nella Nautica , una strategia industriale atta a conservare la manodopera scoraggiata nel trasferirsi dove maggiore è la retribuzione , specialmente per chi vive sul posto con la famiglia , gli imprenditori saggi di vecchia generazione ebbero con lungimiranza capito quanto proficuo industrializzate una vallata , la popolazione bisognosa di sicure fonti di guadagno , nonché la disponibilità di energia , acqua e ferrovia , come Moncenisio , Cotonifici ,Acciaierie , aziende Metalmeccaniche , Indotto Auto , un bel contesto per avere tutto al giusto prezzo , i miei auguri ai dipendenti scioperanti di riuscire ad ottenere le congrue richieste , dall’ altra parte la Proprietà forte di quanto illustrato….

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