A BARDONECCHIA IL CINEMABILTY FILM FEST

Condividi
FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn

dall’UFFICIO STAMPA “BORGATE DAL VIVO”

BARDONECCHIA – CinemAbility Film Fest è un concorso cinematografico che promuove il dialogo sulle tematiche legate alla disabilità, l’accessibilità della cultura e l’inclusione sociale. La prima edizione del concorso ha portato oltre cento film in concorso, da 21 Paesi del mondo.

Concorso che ha già un vincitore: “Because of my body”, di Francesco Cannavà, che ha trionfato nella sezione lungometraggi, convincendo la giuria per il modo con cui ha saputo trattare una tematica delicata come quella della sessualità.

A causa di una grave disabilità motoria, Claudia non può muoversi senza essere aiutata dalla madre. All’età di 20 anni è ancora vergine e si chiede come potrebbe essere il piacere sessuale. Ma un giorno Marco, un Donatore d’Amore, entra nella sua vita. Marco ha appena frequentato il primo corso per aiutare le persone disabili alla scoperta del proprio corpo e della propria sessualità, un evento inedito, ai margini della legalità. Supportati da un team di specialisti, Claudia e Marco intraprendono una serie di incontri che diventano sempre più intimi. Il progetto è però soggetto a un protocollo che prevede una regola difficile da far rispettare: non innamorarsi mai.

Tra i cortometraggi ha vinto “Che fine ha fatto l’inciviltà”, opera che ha conquistato anche le scuole (premio speciale assegnato dall’ISS Des Ambrois di Oulx).

Guido è un ragazzo disabile che alla fermata dell’autobus si innamora perdutamente di una ragazza. Ma come riuscire a parlarle? Siccome è un timido, è convinto che l’unica opportunità per conoscerla sia quella di affidarsi alla proverbiale mancanza di sensibilità italiana verso la disabilità. Di fronte a un impedimento, lei dovrà pur aiutarlo! E invece l’Amministrazione Comunale e i cittadini sono contro di lui, ostentando lungimiranza e senso civico. Per fortuna l’inciviltà arriverà al momento giusto.

Appuntamento per la premiazione la sera del 7 luglio al Palazzo delle Feste di Bardonecchia, con Saverio Tommasi, i protagonisti dei film in concorso e tante altre sorprese.

La giornata CinemAbility però inizia molto prima, con un evento che incrocia più progetti: da una parte il CinemAbility Film Fest. Dall’altra Valsusa dal Vivo e Borgate dal Vivo.

Alle ore 17, presso Campo Smith, sempre a Bardonecchia, il giornalista e scrittore Saverio Tommasi presenterà il suo ultimo libro “In fondo basta una parola” (Feltrinelli, 2021), con un pubblico e dei relatori davvero unici. Infatti alla presentazione parteciperanno i ragazzi di 2gether Onlus e parteciperanno attivamente i nostri amici di RadioOhm, con i loro ospiti speciali.

RadioOhm sarà presente in diretta con “L’ombra del 3”, trasmissione realizzata in collaborazione con l’Associazione “Il riccio” e che rivolge il proprio operato a persone con disturbi dello spettro autistico.

In fondo basta una parola. Cinquanta parole per interrogarsi: dalle più disarmanti, come grazie o vergogna, alle più coraggiose, come trasgressione, scabroso, fino ad arrivare alle fondamentali – lavoro, cuore, paura, vita e morte. Cinquanta parole che portano con sé cinquanta piccole storie di disaffezione quotidiana all’indifferenza, perché la rivoluzione gentile può partire soltanto da parole dannose al conflitto. Perché una parola può ferire, ma può anche salvare. Usare le parole oggi, impiegare tempo per farle risuonare, significa non avere perso la speranza. Per Saverio Tommasi “portarsi dietro delle parole nelle tasche dei pantaloni, nel taschino della camicia, della giacca, infilate nella punta delle scarpe, dentro i calzini e finanche nelle mutande significa avere l’ardire di cercare una soluzione nonostante tutto e senza il preconcetto del luogo più adatto a impiegarle. Significa mantenere la sfacciataggine di pensare che non tutto è perduto”. E farlo, aggiunge, non solo è divertente, ma è l’occasione per scoprire e per scoprirci. “Procuratevi una lampara”, ci invita l’autore, “per cercare le vostre parole preferite in mezzo alle altre. Procuratevi uno scalpello e un bedano per i tagli più profondi. Un vocabolario per calmare la vostra fame. Non siate timidi e tiratele fuori, le parole, non siate tirchi e datele come conforto, condividetele come dialogo”. Delle parole e delle storie è sempre stato innamorato, Saverio Tommasi, e ha iniziato presto a usarle per capirsi e per capire. Fino a farle diventare lo strumento della sua professione: oggi è uno dei giornalisti più seguiti in Italia.

FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
Condividi
© Riproduzione riservata

2 COMMENTI

Che cosa ne pensi? Scrivici la tua opinione

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.