LETTERA / LA FRANA DI BARDONECCHIA E I LAVORI INCOMPIUTI AL MELEZET

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La frana del Melezet

di GUIDO GRISA (ex assessore comunale)

BARDONECCHIA – Qualche dato, alcune immagini e considerazioni a riguardo di questa sfortunata vicenda che si sta trascinando ormai ben dal lontano 2010.

Le ultime informazioni, ufficiali, in mio possesso, ma ormai risalenti al 2016, riportavano che gli interventi “imminenti” sarebbero stati: in primis il riconsolidamento della parete per mezzo di inserti di materiale specifico in punti mirati della montagna per renderla meno soggetta ad episodi franosi. Intervento effettuato negli anni scorsi utilizzando fondi regionali già acquisiti in precedenza, costo stimato di circa 1,3 milioni di  euro.

Una volta ultimati questi lavori si sarebbe dovuto procedere celermente alla costruzione di un (grande) vallo para massi utilizzando materiale di scavo (smarino) proveniente dai lavori della seconda canna del Tunnel Autostradale del Frejus.

In pratica si tratterebbe di una muraglia (o terrapieno), alta una trentina di metri e lunga circa 200, costruita a qualche metro dalla base della montagna che ne ricopierebbe il profilo al fine di, non solo fermare, ma anche raccogliere eventuali residue (piccole) frane, al fine, ovviamente, di ripristinare sia la destinazione urbanistica dell’area che la viabilità attualmente ancora deviata attraverso i piazzali delle seggiovie.

L’intervento sarebbe stato preso in carico (progettazione/finanziamento/esecuzione lavori) dalla società Sitaf SpA in base ad accordi raggiunti con il Comune di Bardonecchia nell’ambito delle compensazioni ecologiche della seconda canna del Frejus appunto. Costo stimato non meno di 2.500.000 euro.

Ora, vero che all’epoca (2016) si dovessero ancora affrontare alcune problematiche, sia burocratiche: commissione nazionale “VIA” (Valutazione Impatto Ambientale), che progettistiche (un paio di soluzioni da valutare), ok, ma adesso siamo nel 2020!!! L’unico intervento, visibile, che abbiamo potuto (e possiamo ancora) ammirare finora è stato il trasporto di circa 30.000 metri cubi di smarino che formano la piramide grigia al fondo dei piazzali del Melezet….e comunque, anche quelli, sono lavori ormai datati 2016!! A proposito, per il vallo (questo dato può variare a seconda del progetto scelto) di metri cubi ne servirebbero 4/6 volte tanti di quelli finora trasportati… (dove saranno finiti/depositati al momento?).

Personalmente avevo già a cuore il problema molto prima del 2016 avendo ricoperto, nell’amministrazione Borgis (2011-2016), anche il ruolo di assessore ai lavori pubblici (verso fine mandato). Questo solo per dire che fin che è stato nelle mie possibilità operative (2016 appunto), ho cercato di portare avanti, assieme al sindaco Borgis, le complesse vicende/trattative nazionali, regionali, private (Sitaf) relative all’iter della questione ottenendo quanto sopra descritto ed auspicandomi una imminente e degna conclusione della questione.

Mi sembra incomprensibile invece dover oggi constatare che,  quando manca un anno al fine mandato dell’attuale amministrazione, nulla sia cambiato da allora!!….Ooooops!! Dimenticavo il motto!! “Bugia nen Bardo!!”.

N.B = nella prima fotografia si può notare come in origine fu già considerato il problema costruendo le case più esterne al paese vecchio alla distanza minima di un centinaio di metri dalla base della montagna. Molto diverso il discorso invece per il gruppetto di nuove case parzialmente colpite dalla frana.

“Corri Bardonecchia” è un progetto di lista per le prossime elezioni comunali di Bardonecchia. Si cercano persone capaci di sognare..con un po’ di follia!! (cit. Steve Jobs).

 

 

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