LETTERA / SUSA, COVID NELLA CASA DI RIPOSO: “CHIEDEREMO CHIARIMENTI ALLA REGIONE”

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di FRANCESCA FREDIANI (Consigliere regionale 5 Stelle)

SUSA – L’esplosione di casi di positività al Covid presso la RSA di Susa con 106 contagiati nella stessa struttura è un fatto molto preoccupante. Dopo la prima ondata, in cui la diffusione del virus è stata particolarmente violenta nelle Case di riposo, sono stati adottati efficaci protocolli per tutelare anziani ed operatori. Cosa è andato storto a Susa? Parenti, ospiti e lavoratori meritano risposte.
Anche la Regione Piemonte ha precise responsabilità di controllo e vigilanza sulle RSA del Piemonte. Alla Giunta regionale chiederemo chiarimenti, e periodici aggiornamenti, sul caso specifico affinché si contribuisca a fare chiarezza.

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4 COMMENTI

  1. La prima cosa da chiedere alla Regione è che oss e altri lavoratori nelle RSA facciano un tampone settimanale, altrimenti sono loro il veicolo di trasmissione ai nostri cari. Secondo non è giusto costringere gli anziani a morire soli. Che siano obbligati ad attrezzare salette con il vetro fino al soffitto e i microfoni, da sanificare con alcool e arieggiare tra una visita e l’altra, che si misuri la febbre ai visitatori che devono assolutamente indossare mascherina e disinfettare mani e suole scarpe, ma che non si obblighino di nuovo i nostri poveri anziani a restare 6 mesi senza vedere nessuno, è disumano, e non serve a niente perchè come vedete il virus è entrato lo stesso tramite i lavoratori che sono molto meno attenti dei parenti. Grazie

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