RABBIA A GIAVENO PER LE SCUOLE CHIUSE PER NEVE. IL SINDACO SI SCUSA PER I DISAGI

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di ALICE VERGA

La rabbia dei cittadini si scatena sulla pagina Facebook della città di Giaveno, dopo la disposizione del Sindaco Carlo Giacone di chiudere le scuole materne, elementari, medie e superiori per la giornata di venerdì 6 febbraio 2015, mentre resterà aperto l’Asilo Nido Comunale.

Decisione presa assieme ai Dirigenti Scolastici viste le condizioni meteorologiche e le intense precipitazioni nevose in corso, che stanno compromettendo gravemente la viabilità e la circolazione dei mezzi pubblici.

“In qualità di Sindaco mi scuso se ci possono essere stati disagi riguardo la forte nevicata, ma il Comune di Giaveno ha fatto tutto il possibile per garantire lo spazzamento delle strade, delle piazze e la viabilità” – afferma il primo cittadino – che dopo i molteplici ringraziamenti al personale comunale e agli addetti sgombero prosegue – “nella giornata di oggi i servizi continueranno fino a che la situazione non sia migliorata”.

Servizi che però prevedono la chiusura delle scuole, e il popolo di Facebook si scatena con molteplici commenti: dice uno degli utenti Marco – “ma anzi che chiudere le scuole, far pulire decentemente le strade visto che fanno letteralmente schifo?”- prosegue un’altro utente Fulvio – “sorge una domanda spontanea… tutte le scuole chiuse ma per quale motivo l’asilo nido no? Forse è in altro luogo dove stranamente non nevica? e il rischio se le strade non sono agevoli lo corrono comunque a questo punto i bimbi più piccoli? “.

Affermazione spontanea e sarcastica quella dell’utente Andrea  – “neanche abitassimo in un paese di montagna dove d’inverno la neve dovrebbe essere la normalità… A coazze non ha nevicato che ci sono le scuole aperte?” – più concreta quella di Sandro – “tutti riescono ad andare a lavorare tranne gli insegnanti e gli allievi? E chi non ha i nonni disponibili? Chi gli paga la giornata persa del lavoro?”

GUARDA LA FOTOGALLERY DI GIAVENO SOTTO LA NEVE

Domande a cui la Città di Giaveno risponde cosi:

“qualcuno ha scritto che un saggio recitava…”i politici non sono tutti uguali…Sono uno peggio dell’altro”. Infatti a Giaveno gli amministratori decidono per le scuole chiuse e vengono criticati perché dovevano essere aperte. A Coazze gli amministratori decidono per scuole aperte e vengono criticati perché dovevano essere chiuse …ma se intanto i cittadini collaborassero dotando le loro auto di pneumatici da neve o catene, così come la normativa prevede, forse si eviterebbero almeno il formarsi di code e ulteriori disagi al traffico oltre quelli che già ci sono, proprio come è successo ieri rallentando così i lavori di pulizia stradale.

Un “grande” magistrato diceva che “per far andare bene una società, ognuno dovrebbe fare il proprio dovere”… l’efficienza del servizio e il piano antineve preventivo dipende anche dalla collaborazione dei cittadini che dovrebbero essere più rispettosi delle regole che le leggi prevedono…
Poi, oltre i problemi di viabilità, per ciò che riguarda la chiusura delle scuole, bisognava sin da ieri sapere di poter essere in grado di garantire l’erogazione dei servizi.

Non si poteva pensare di rischiare incidenti con gli scuolabus a causa di gelate o di altre precipitazioni previste. Non si poteva rischiare di lasciare i bambini senza il pasto visto che non abbiamo la mensa a scuola e la ditta che fornisce i pasti deve percorrere un tragitto che non potevamo prevedere essere praticabile. Non potevamo lasciare i bambini senza poter garantire l’assistenza degli insegnanti e del personale scolastico che non essendo tutti di Giaveno avrebbero potuto non raggiungere in tempo utile la sede lavorativa…

Certe decisioni, preventive, vengono prese anche a tutela degli scolari/studenti. Forse non saranno condivise da tutti ma allora mi chiedo:” perché a Coazze che hanno deciso di non chiudere le scuole sono stati accusati di non pensare alla sicurezza dei bambini?”… scrivere su Facebook è sicuramente più semplice che prendere decisioni in favore e a tutela dei vostri/nostri figli… Se anziché insultare si riflettesse un po’ di più cercando di comprendere potrebbe già essere un grande esempio di civiltà e ci si guadagnerebbe in immagine ed educazione!

 

 

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