SANITÀ IN VALSUSA: “CRISI NEI SERVIZI, MANCA IL PERSONALE E NON RIAPRE IL CAVS DI AVIGLIANA”

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COMUNICATO STAMPA DELLA CGIL ASL TO3

La Fp Cgil Asl To3 esprime preoccupazione per lo stato in cui versano i Servizi Sanitari Territoriali della Val Susa Val Sangone.
La Fp Cgil denuncia la mancata sostituzione del personale andato in quiescenza già nel 2019, e nell’anno in corso, che sta determinando situazioni di crisi nei servizi, insostenibili carichi di lavoro per il personale rimanente ed un peggioramento della qualità dei servizi.
Inoltre, si vuol portare all’attenzione il problema della mancata riapertura di alcuni servizi dopo la fase della Pandemia dovuta al Covid 19, di cui ne è un esempio il CAVS di Avigliana.

Oggi abbiamo mandato una nota alla Direzione Generale dell’ASL ed al Direttore del Distretto, per richiedere un cambio di passo rispetto al garantire la piena funzionalità dei Servizi Sanitari della Val Susa Val Sangone, evitando di scaricare sui lavoratori le politiche di mancate assunzioni di personale o le problematiche organizzative.

La nota l’abbiamo indirizzata per conoscenza anche ai Sindaci della Val Susa e della Val Sangone, perché abbiamo bisogno che si parli dei problemi dei lavoratori che sono i problemi dei cittadini che accedono ai servizi.

Un servizio che non riapre o che abbassa la qualità delle prestazioni non assolve al proprio ruolo che è quello di garantire la salute dei cittadini.

Oggi c’è bisogno più che mai che l’Azienda risolva i problemi che ci sono di organizzazione del lavoro e dei servizi ed investa pesantemente su nuove assunzioni stabili, ma nel frattempo che ciò non avvenga, assuma lavoratori a tempo determinato o interinali, e riapra anche i servizi chiusi o ridotti per la pandemia.

Attendiamo risposte celeri e concrete da parte dell’Azienda.

 

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4 COMMENTI

  1. Beh oramai è chiaro i due ospedali anzi ex ospedali di Giaveno e Avigliana sono due scatole vuote pochi posti letto pochi servizi il parcheggio per qualche dipendente o sindacalista che deve fate poca o nulla attività e quei sindacalisti non si preoccupano di far qualcosa altrimenti gli tocca lavorare. I tempi in cui Avigliana lavorava e operava sono finiti da 20 anni, Giaveno è mezzo vuoto eppure continuano a fare lavori edili finiti i risanamento continua ad essere tutto vuoto…chissà con che scopo…i politici eletti in quelle zone silenzio totale…povera sanità delle valli…

  2. Sugli ospedali di Giaveno ed Avigliana si sono spese tonnellate di lire e di euro per ristrutturarli. Risultati: due scatole vuote.
    Erano un riferimento per i cittadini che si potevano rivolgere al pronto soccorso, farsi ricoverare , andare negli ambulatori, nelle radiologia o fare riabilitazione.
    Ormai è quasi tutto un ricordo, quasi tutto chiuso, a vantaggio della sanità privata, anche e soprattutto laddove per quei servizi che hanno liste d’attesa infinite.
    Qualcuno dirà che oggi la sanità è molta diversa da quella del passato: il covid ci ha dimostrato il contrario.
    Forse rivedere l’utilizzo di queste strutture ri-potenziandole non sarebbe sbagliato.!
    Ovviamente, il silenzio dei sindaci interessati è eloquente! Sembra che ci sia una certa connivenza con chi dovrebbe fornire servizi!
    Che il sindacato scriva per far conoscere i disservizi o non servizi sul territorio è sicuramente singolare! Forse i sindaci non sono al corrente che servizi sanitari sul territorio, sono anche sinonimo di posti di lavoro ed economia incidente sui comuni interessati!
    Continuate con il silenzio.!!!!

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